“Lo Stato di Israele - affermano Acli, Anpi, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Legambiente, Libera - è riconosciuto dalla grande maggioranza della comunità internazionale. Perché non riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina? Cosa impedisce di portare a compimento la soluzione dei ‘due Stati per i due popoli’, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Oslo, naufragato ma tutt’ora vigente? Solo così si dà senso e sostanza all’impegno per la pace, restituendo speranza e prospettiva agli israeliani e in particolare ai palestinesi, che vogliono vivere in pace, lavorare senza umiliazioni, non avere più paura di vessazioni quotidiane, di essere cacciati dalla propria casa, esercitare i propri diritti politici e civili in modo libero e democratico. Si romperebbe lo status quo e quella terribile normalità che causa radicalizzazione, odio e violenza, ridando spazio e voce a chi invece è per la pace, per il rispetto dell’altro, per la convivenza. Una strada molto difficile ed irta di ostacoli, ma l’unica percorribile, che ha bisogno dell’impegno di tutti, dell’azione politica e diplomatica, e mai più dell’uso delle armi e delle guerre”. Interverranno: Maurizio Landini, segretario generale Cgil; Luigi Sbarra, segretario generale Cisl; PierPaolo Bombardieri, segretario generale Uil; Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi; Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli; Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci; Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente; Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele - Libera.
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