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Questo documentario è stato realizzato dal CESI CGIL di Forlì e trasmesso il giorno del congresso. Vi si trova dal grande Luciano Lama che racconta la storia della CGIL ad immagini che rappresentano la storia dell'Italia. Buona Visione
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Per due settimane sono stato in Senegal con un gruppo di persone organizzate dalla Fondazione Cinemovel per proiettare nelle scuole, nei villaggi e nelle città il film di Matteo Garrone "Io Capitano". Un'esperienza indimenticabile, Claudio Caprara
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Al fine di stimolare l’interesse dei giovani nei confronti delle istituzioni democratiche e della loro sofferta genesi nella travagliata storia del Novecento, la Fondazione Giacomo Matteotti e il suo Consiglio hanno istituito, a partire dall’anno 2022, il “Premio Matteotti-Giovani e cittadinanza attiva”, con l’intento di sollecitare l’interesse dei ragazzi e la loro creatività nella realizzazione di opere − testuali, grafiche e, soprattutto, multimediali − dedicate alla narrazione di personaggi, eventi luoghi legati alla cultura democratica del Paese.
La Fondazione Matteotti ha ritenuto di dover premiare per l’anno corrente la produzione della studentessa Giorgia Ortoleva, del Liceo Classico “Alessandro Manzoni” di Mistretta, in provincia di Messina, sotto la competente guida della docente di riferimento, Professoressa Anna Maria Fratantoni. La giovane e brillante autrice è stata peraltro già vincitrice, insieme ai compagni di corso del Liceo “Manzoni”, del “Concorso nazionale Matteotti per le scuole” per l’anno scolastico 2020/21, categoria prodotti multimedali, con il video ‘Na Timpesta ntra lu cielu.
Il video Argentina Bonetti Altobelli ci restituisce un vibrante e intenso ritratto di una donna straordinaria, fiera antifascista e generosa protagonista dell’emancipazione del mondo contadino e, in particolare, delle donne.
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Maddalena Crippa legge l'ultima lettera di Guido Valota alla moglie.
Biografia di Guido Valota. Nasce a Bariano, in provincia di Bergamo. Di professione operaio, con qualifica di attrezzista tornitore; viene prima assunto presso la Falck, poi dalla Breda V sezione (aeronautica). Entrambi gli stabilimenti si trovano nell’area di Sesto San Giovanni, ove egli risiede. All’inizio del 1941 è costretto ad emigrare a Monaco per motivi politici. Dopo un anno e mezzo circa di lavoro alla BMW, nel luglio 1942 rientra in Patria. Nel marzo 1944 partecipa agli scioperi che paralizzano l’attività industriale nell’Italia settentrionale e per questo, la notte del 14 dello stesso mese, viene arrestato mentre si trova nella propria abitazione. Rinchiuso nel penitenziario milanese di San Fedele, viene successivamente tradotto in quello di San Vittore. Dopo una breve detenzione alla caserma Umberto I di Bergamo, il 17 marzo è deportato a Mauthausen, dove giunge il giorno 20. Smistato a Gusen il 24 marzo, è ricondotto brevemente a Mauthausen il 15 aprile, solo per essere immediatamente inviato al lavoro coatto prima a Schwechat (il 16 aprile) e poi a Floridsdorf (13 luglio), due sottocampi nei pressi di Vienna. Nel 1945, con l’aprossimarsi delle truppe sovietiche ed anglo-americane, Floridsdorf viene evacuata e Valota è costretto a marciare alla volta di Mauthausen insieme agli altri prigionieri. Il 5 aprile, durante il durissimo trasferimento, egli si spegne nei pressi della cittadina di Steyr
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