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Al fine di stimolare l’interesse dei giovani nei confronti delle istituzioni democratiche e della loro sofferta genesi nella travagliata storia del Novecento, la Fondazione Giacomo Matteotti e il suo Consiglio hanno istituito, a partire dall’anno 2022, il “Premio Matteotti-Giovani e cittadinanza attiva”, con l’intento di sollecitare l’interesse dei ragazzi e la loro creatività nella realizzazione di opere − testuali, grafiche e, soprattutto, multimediali − dedicate alla narrazione di personaggi, eventi luoghi legati alla cultura democratica del Paese.
La Fondazione Matteotti ha ritenuto di dover premiare per l’anno corrente la produzione della studentessa Giorgia Ortoleva, del Liceo Classico “Alessandro Manzoni” di Mistretta, in provincia di Messina, sotto la competente guida della docente di riferimento, Professoressa Anna Maria Fratantoni. La giovane e brillante autrice è stata peraltro già vincitrice, insieme ai compagni di corso del Liceo “Manzoni”, del “Concorso nazionale Matteotti per le scuole” per l’anno scolastico 2020/21, categoria prodotti multimedali, con il video ‘Na Timpesta ntra lu cielu.
Il video Argentina Bonetti Altobelli ci restituisce un vibrante e intenso ritratto di una donna straordinaria, fiera antifascista e generosa protagonista dell’emancipazione del mondo contadino e, in particolare, delle donne.
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Maddalena Crippa legge l'ultima lettera di Guido Valota alla moglie.
Biografia di Guido Valota. Nasce a Bariano, in provincia di Bergamo. Di professione operaio, con qualifica di attrezzista tornitore; viene prima assunto presso la Falck, poi dalla Breda V sezione (aeronautica). Entrambi gli stabilimenti si trovano nell’area di Sesto San Giovanni, ove egli risiede. All’inizio del 1941 è costretto ad emigrare a Monaco per motivi politici. Dopo un anno e mezzo circa di lavoro alla BMW, nel luglio 1942 rientra in Patria. Nel marzo 1944 partecipa agli scioperi che paralizzano l’attività industriale nell’Italia settentrionale e per questo, la notte del 14 dello stesso mese, viene arrestato mentre si trova nella propria abitazione. Rinchiuso nel penitenziario milanese di San Fedele, viene successivamente tradotto in quello di San Vittore. Dopo una breve detenzione alla caserma Umberto I di Bergamo, il 17 marzo è deportato a Mauthausen, dove giunge il giorno 20. Smistato a Gusen il 24 marzo, è ricondotto brevemente a Mauthausen il 15 aprile, solo per essere immediatamente inviato al lavoro coatto prima a Schwechat (il 16 aprile) e poi a Floridsdorf (13 luglio), due sottocampi nei pressi di Vienna. Nel 1945, con l’aprossimarsi delle truppe sovietiche ed anglo-americane, Floridsdorf viene evacuata e Valota è costretto a marciare alla volta di Mauthausen insieme agli altri prigionieri. Il 5 aprile, durante il durissimo trasferimento, egli si spegne nei pressi della cittadina di Steyr
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Carlo Consorti Classe 1897. L’inverno del ’44 è stato lungo e duro, freddo e fame la facevano da padrone. Poi finalmente è arrivata la primavera. Il Comitato di Liberazione Nazionale ha mandato il messaggio tanto atteso: Insurrezione generale! “La Libertà non è un regalo: è una conquista”
“Mi chiamo...” Storie di Antifascismo e Resistenza in ATM
Facciamo (ri)vivere con voce e (di)segno chi pagò, con la vita, la scelta di fare la cosa giusta anziché quella facile.
Versione completa su carta a cura della Sezione ANPI ATM, disegni (e tanto altro) di Gianluca Foglia "Fogliazza" rumori, suoni e musiche di Emanuele Cappa
Per info: anpisezioneatm@gmail.com
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Attilio Oldani. Tranviere, padre di famiglia, socialista e attivista sindacale, ucciso a bastonate da una squadraccia fascista nella notte tra il 26 e 27 giugno 1924.
“Mi chiamo...” Storie di Antifascismo e Resistenza in ATM
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Costantino Codini. Tranviere di 32 anni, sposato con un figlio, segnalato come Antifascista, venne arrestato dalla polizia politica fascista alla vigilia degli scioperi del marzo 1944.
Deportato a Mauthausen, poi a Ebensee dove dopo tre mesi e 4 giorni di prigionia venne ucciso.
In sua memoria è stata posata una Pietra d’Inciampo davanti alla sua abitazione a Milano in via Ceresio 3.
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Luigi Pea. 47 anni, sposato con tre figli. Operaio ATM fino al 1930 quando, per le sue idee, fu arrestato dai fascisti. Incarcerato, mandato al confino e licenziato per “motivi politici”. Torna a Milano e riprende la lotta a fianco dei Compagni tranvieri. Arrestato il 3 marzo del 1944, viene deportato a Mauthausen, poi al campo di lavoro di Gusen dove, dopo un anno di prigionia, venne ucciso.
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Margherita Anelli. Nella tragedia delle deportazioni molte donne hanno portato per tutta la vita il peso del dolore per la perdita dei loro compagni. Margherita (vedova Pea) era una di loro!
Ringraziamo i figli per averci aiutato a ricostruirne la vita, Silvia e Davide per aver dato voce alla nonna e al bisnonno.
“Mi chiamo...” Storie di Antifascismo e Resistenza in ATM
Facciamo (ri)vivere con voce e (di)segno chi pagò, con la vita, la scelta di fare la cosa giusta anziché quella facile.
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Nella primavera del ’43 e ’44, gli scioperi investono le grandi fabbriche di Torino, Genova, Milano-Sesto San Giovanni, ma anche molte altre località più piccole come Bergamo e Como. Sono migliaia e migliaia gli operai, e con essi molti tecnici, che si oppongono alla dittatura partecipando agli scioperi e ad altre forme di sabotaggio e che per questo motivo sono deportati nei lager tedeschi. Non sono tutti scioperi politici: la massa dei lavoratori protesta per le insostenibili condizioni di lavoro e per le ancor più dure condizioni di vita (si soffrono fame e freddo, i generi di prima necessità sono fuori dalla portata dei bassi salari); ci si ribella contro le continue ingiustizie e umiliazioni di chi è senza diritti, si trova la forza di farlo perché si è in tanti e i più consapevoli e determinati trascinano con il loro esempio anche i più timorosi. Hitler ordina la deportazione del 20 per cento di tutti gli scioperanti, i deportati sono destinati al lavoro fino allo sfinimento e alla morte nei lager, dove sono considerati schiavi senza dignità umana, nemici da eliminare, ma utili all’economia dello stato nazista.
Legge Patrizia Guidetti (Gatto Matto)
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