Maddalena Crippa legge Guido Valota (Lettera alla moglie)

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Maddalena Crippa legge l'ultima lettera di Guido Valota alla moglie.
Biografia di Guido Valota. Nasce a Bariano, in provincia di Bergamo. Di professione operaio, con qualifica di attrezzista tornitore; viene prima assunto presso la Falck, poi dalla Breda V sezione (aeronautica). Entrambi gli stabilimenti si trovano nell’area di Sesto San Giovanni, ove egli risiede. All’inizio del 1941 è costretto ad emigrare a Monaco per motivi politici. Dopo un anno e mezzo circa di lavoro alla BMW, nel luglio 1942 rientra in Patria. Nel marzo 1944 partecipa agli scioperi che paralizzano l’attività industriale nell’Italia settentrionale e per questo, la notte del 14 dello stesso mese, viene arrestato mentre si trova nella propria abitazione. Rinchiuso nel penitenziario milanese di San Fedele, viene successivamente tradotto in quello di San Vittore. Dopo una breve detenzione alla caserma Umberto I di Bergamo, il 17 marzo è deportato a Mauthausen, dove giunge il giorno 20. Smistato a Gusen il 24 marzo, è ricondotto brevemente a Mauthausen il 15 aprile, solo per essere immediatamente inviato al lavoro coatto prima a Schwechat (il 16 aprile) e poi a Floridsdorf (13 luglio), due sottocampi nei pressi di Vienna. Nel 1945, con l’aprossimarsi delle truppe sovietiche ed anglo-americane, Floridsdorf viene evacuata e Valota è costretto a marciare alla volta di Mauthausen insieme agli altri prigionieri. Il 5 aprile, durante il durissimo trasferimento, egli si spegne nei pressi della cittadina di Steyr