Regia: Carlo Striano, Luigi Bartoccioni, Isa Crescenzi
Casa di produzione: ACLI
Anno: 1971
Abstract: Inchiesta sulla nocività psico-fisica del lavoro in fabbrica realizzata attraverso un'inchiesta condotta in tre grandi fabbriche: la Olivetti di Ivrea, la Massey-Ferguson di Aprilia e l'Anic di Gela. All'Olivetti viene presentata la condizione degli operai e delle operaie attraverso le immagini delle linee di montaggio di componenti elettronici, le linee di prova dei meccanismi delle macchine da scrivere; alle immagini di lavoro si alternano le interviste agli operai durante il lavoro e le immagini di lotta sindacale all'esterno dell'azienda. La colonna sonora del film è composta da interviste, rumori originali dei reparti e dalla canzone "Azzurro" di A. Celentano. La Massey-Ferguson è un'azienda produttrice di macchine per i movimenti di terra (scavatrici, solleva tubi, ecc.). La cinepresa, attraverso panoramiche, primi piani e ppp degli operai impegnati nel montaggio, assemblaggio, verniciatura e collaudo del prodotto finito, illustra la nocività del lavoro in fabbrica e gli effetti negativi sulla salute dei lavoratori. La colonna sonora è costituita dai rumori originali della fabbrica registrati in contemporanea con le riprese cinematografiche.
L'Anic di Gela è un film costruito essenzialmente attraverso panoramiche effettuate all'esterno dell'azienda per motivi di agibilità. Interessante il montaggio documentario. Ricostruzione di un incidente sul lavoro. La colonna sonora è un testo letterario letto da un'attrice.