Tra giugno e dicembre il governo manda a casa 430 precari della ricerca ambientale dell'ISPRA . La perdita di questa alte competenze e professionalità graverà pesantemente sul futuro del paese. L'Italia vedrà così ulteriormente vanificato quel patrimonio di risorse umane, conoscenze e collaborazioni che ha faticosamente contribuito a formare in decenni di lavoro. Fino all'anno scorso eseistevano due enti pubblici di ricerca: l'ICRAM, unico ente pubblico ad occuparsi di mare, l'Istituto Nazionale di Fauna selvatica e l'Apat che si occupava di protezione ambientale: ognuno dei tre soggetti aveva un'dentità forte e competenze tecnico-scientifiche di grande livello, ma fondamentalmente diverse tra loro. Ad agosto 2008 il Governo li ha fusi in un'unica entità, creando l'ISPRA Istituto superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. www.nonsparateallaricerca.org ricercatori.ispra@gmail.com