Palline contro Palle: Non è la Scuola che vogliamo

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Il 4 marzo 2009 i lavoratori della scuola, docenti e ATA, precari e di ruolo, ha incontrato il Provveditore agli studi Antonio Lupacchino per manifestare la propria contrarietà ai tagli previsti dalla legge 133 ed esprimere la preoccupazione di migliaia di precari per il proprio immediato futuro lavorativo dato che il 30 giugno scadranno i contratti di migliaia di docenti e personale ata che non verranno riconfermati. Tutti questi lavoratori della scuola ancora non hanno avuto notizie certe sul proprio futuro e rimarranno senza lavoro a settembre. Il Provveditore ci ha rassicurato verbalmente che tutte le supplenze annuali su posto vacante sarebbero state riconfermate per il prossimo anno scolastico 2009/2010, anche perché nella maggior parte delle scuole del milanese non è possibile aumentare il numero di studenti per classe, come previsto dalla nuova normativa, a causa delle norme antincendio e di sicurezza degli edifici che non sono idonei, nella maggior parte dei casi, ad accogliere classi sovraffollate di studenti . Tuttavia tali rassicurazioni verbali non si conciliano per nulla con i dati dei tagli resi noti dal Ministero, nella sola Lombardia verranno infatti tagliate circa 4000 cattedre (scuole primarie, medie e superiori) a fronte di un cospicuo aumento degli alunni e tagli analoghi si aspettano per il personale ata. A tutto questo si aggiunge un notevole ritardo negli adempimenti burocratici delle nomine per il ruolo e per i posti a tempo determinato che porterà gravi ripercussioni sul normale avvio del prossimo anno scolastico. Si rischia infatti che a settembre rimangano molte classi scoperte perché i supplenti annuali non verranno nominati in tempo o, peggio ancora, il susseguirsi di supplenti diversi con gravi ripercussioni sulla didattica e la qualità dell'insegnamento. Il 27 maggio 2009, Il dott. Lupacchino, Dirigente dell'USP, ha rifiutato di accogliere nei suoi comodi uffici i genitori e gli insegnanti che protestavano per i tagli agli organici. Le Scuole del milanese, nello stile che gli è proprio, pacifico, non violento, non ha forzato il blocco, imponente, della polizia davanti all'edificio. Insegnanti e genitori si sono limitati ad un gesto simbolico: hanno disseminato nell'atrio del palazzo dell'USP centinaia di palline, a testimonianza delle "palle" raccontateci dal dott. Lupacchino quando, in occasione della consegna delle firme raccolte dalla Segreteria della Buona Scuola, aveva promesso che nulla sarebbe accaduto alle nostre maestre. Quindi un breve allegro e colorato corteo in viale Ripamonti. http://www.retescuole.net/