La fabbrica è piena - videoinstallazione su due canali

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Concept: Torino 2011. Dal 1899- anno di fondazione della Fiat - il capoluogo sabaudo ha rappresentato la città industriale per eccellenza, in una simbiosi culturale, urbanistica e politica tra città e fabbrica. Con il recentissimo referendum di Mirafiori, la cassa integrazione capillare dell'ultimo decennio e la frammentazione/ delocalizzazione della produzione, il lento declino dell'industria italiana ha raggiunto il suo apice. In concomitanza con il prefigurarsi di un nuovo periodo storico il volto della città subisce cambiamenti epocali: gli edifici dell'industria vengono riadibiti a nuovi usi -- culturali o commerciali -- o demoliti definitivamente. Le Ogm - Officine Grandi Motori - luogo simbolico della grande produzione Fiat, "Terra, Mare e Cielo" e delle grandi lotte partigiane e operaie, è dall'ottobre 2010 in fase di demolizione dopo anni di abbandono. Il vuoto dell'archeologia industriale, effetto della decadenza del sistema fabbrica tradizionale, si scopre in realtà riempito dei nuovi orfani della società contemporanea. In un mondo globalizzato dove la migrazione è all'ordine del giorno e il lavoro è sempre più precario e sottoposto alla sistematica spoliazione dei diritti acquisiti, la narrazione degli spazi vuoti delle OGM e delle vite in perenne attesa dei suoi attuali abitanti diviene simbolo delle contraddizioni e dei cortocircuiti impliciti nell'idea stessa di progresso. Sinossi e approccio visivo. L'opera sarà presentata come una proiezione video a due canali in sync (in visione su schermi LCD o videoproiettata). Le due narrazioni, che procederanno in parallelo, si concentreranno l'una sull'apparente vuoto dello spazio-fabbrica e l'altra sulle vite dei migranti che abitano le ex-Officine. Da un lato la memoria dei luoghi e delle sue funzioni, gli scheletri d'amianto e cemento, le suggestioni prodotte dagli accostamenti di immagini d'oggetti appartenenti al passato e al presente che popolano lentamente la fabbrica vuota; dall'altra le immagini della quotidianità negli spazi della fabbrica, le interviste frammentarie e i volti dei migranti che, ormai privi della speranza di riscatto attraverso il lavoro, la abitano in attesa della completa demolizione. La fabbrica è piena e vive di echi ed effetti del recente passato. Al termine delle due narrazioni la testimonianza di un ex operaio e sindacalista delle Ogm, nell'atto di muoversi tra i suoi ricordi e di riflettere sul presente, diviene un simbolico passaggio di staffetta alle nuove generazioni ed un timido atto di speranza. Titolo: La fabbrica è piena Durata: 17'30'' Formato: HD 16:9 Autori: Francesca Cirilli, Irene Dionisio, Luiz Antonio Pihno Junior Anno: 2011 (lafabbricapiena)