Il nonno compie 200 anni!

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Perché nelle concitate settimane tra il 2008 e il 2009 che hanno prodotto il più grande crack della Borsa di New York i top manager delle multinazionali e dei fondi speculativi hanno saccheggiato librerie e biblioteche per rileggere i testi di Karl Marx? Cos'ha da dire oggi la ricerca e la produzione di idee e suggestioni del grande pensatore tedesco, sulla natura e le crisi dell'economia capitalistica? Del resto se esistesse il copyright dei termini di globalizzazione e finanziarizzazione dell'economia sarebbe probabilmente suo. Non c'è più l'URSS e l'ossificazione delle sue idee: il trattino tra marxista e leninista, il DiaMat di Bucharin, la falsa ideologia creata per mascherare un regime dispotico. Resta la suggestione della sua ricerca: la critica feroce e attenta ai processi di trasformazione del Capitale e al Valore del Lavoro. La denuncia della iniqua distribuzione di ricchezza e lavoro, del saccheggio della natura e dei paesi poveri, la centralità della battaglia delle donne per i diritti. La necessità e ricerca di libertà nel lavoro e del lavoro. La critica del capitalismo e la possibilità di nuovi modelli di sviluppo. Ma anche l'uomo capace di dirigere il nascente movimento operaio, di organizzare la prima Internazionale dei Lavoratori: “Proletari di tutto il mondo: unitevi!” Per cambiare il mondo, in meglio. La Cgil si prepara a ricordare e leggere criticamente la sua opera e le sue ricerche, con l'idea di una serie di iniziative di studio e discussione con Università, Fondazioni, delegati e studenti, da realizzare in vista della del 5 maggio 2018, 200' della nascita di nonno Karl: 200 anni portati bene!