Elio Petrucco detto Adriano coltiva un interesse per le cineprese e le macchine fotografiche fin dalle superiori. Sui banchi di scuola conosce Lorenzo, Giuseppe e Adamo, che diventeranno gli amici fraterni con cui condividere la seconda casa a Chevrio, frazione di Bellagio in provincia di Como, e la vita familiare allargata a Sesto San Giovanni. I film di Elio Petrucco restituiscono un interessante esempio di comunità tra famiglie, cementate dal desiderio di far crescere i propri figli in un contesto diverso da quello cittadino, trasmettendo loro il piacere ed il valore della condivisione. Film costituito dall'assemblaggio di riprese effettuate durante la gita aziendale in Sardegna nel giugno 1968, organizzata dalla ACNA di Cesano Maderno, dove Petrucco lavorava. Il cineamatore parte in aereo da Linate con la moglie Wilma Zucca e i colleghi. La comitiva atterra all'aeroporto di Alghero ed è condotta in pullman attraverso l'isola, con visite alla Grotta del Bue Marino, ad alcuni nuraghi, al Supramonte di Orgosolo e all'arcipelago della Maddalena, con sosta alla tomba di Giuseppe Garibaldi a Caprera e alla Roccia dell'Elefante a Castelsardo. Il film si conclude con il ritorno dal figlio Alberto Petrucco a Sesto San Giovanni.