Il fondo filmico è costituito da 15 bobine contenenti riprese di carattere familiare, effettuate in formato 8mm a colori da Franco Gottardi e talvolta dal padre Giuseppe tra il 1967 e il 1978. Il film comincia con una breve ripresa di Angelica Poletto, zia paterna della moglie del cineamatore, e suo marito Anselmo Pisano nel loro giardino di Villafranca d'Asti. Il resto della pellicola documenta una visita successiva della famiglia Gottardi a Vittuone, nel giardino di Villa Venini. La proprietaria della villa seicentesca, Camilla Venini, era un'amica di famiglia, al punto da essere chiamata “zia”. Quando era stata capitano nella Croce Rossa, aveva stretto un forte legame con la zia materna del cineamatore, Lia Gerin (volontaria nella Croce Rossa), consentendo a sua madre Palmira Caisutti (nonna materna di Franco Gottardi) di abitare una parte della villa. Sono ripresi la moglie Francesca Poletto, il cugino Sergio Passi (ginecologo), le figlie Eleonora ed Anna e lo stesso cineamatore in camicia verde, tra gli alberi e i fiori del giardino.