Il fondo filmico comprende tanto pellicole girate con un preciso intento documentario, quanto riprese di carattere familiare e privato dei singoli soci del Circolo Torretta di Sesto San Giovanni. Ezio Seveso, pur non essendo l'autore dei film, è fortemente legato alle persone riprese: il cineamatore è nato e cresciuto nell'omonima cascina alle porte della città, oggi ancora visibile su Viale Fulvio Testi in prossimità dell'ex Breda. Il film documenta la seconda sfilata in costume organizzata dal Circolo Torretta, in occasione del conferimento del titolo di città a Sesto San Giovanni avvenuto nel 1954. L'evento si svolge nel 1959 e celebra la ricorrenza attraverso la consegna simbolica delle chiavi della città al Sindaco Abramo Oldrini da parte degli abitanti del passato - in particolare dei marchesi, autorità che hanno preceduto il sindaco sul territorio. Il corteo, ideato da Tranquillo Casiraghi e organizzato con il supporto di Natale Locati, Federico Sala e dello stesso Ezio Seveso, rievoca la storia della cascina Torretta come antica residenza nobiliare. Dalla corte della Torretta, gli abitanti con abiti e parrucche di foggia settecentesca, attraversano la città fino a Villa Mylius in Largo Lamarmora, allora sede del Comune. Giuseppe Locati e Antonietta Durello, che impersonano il marchese e la marchesa, vengono portati in carrozza, preceduti dalla Banda Firla Fu. Le chiavi della città sono consegnate dal Marchese al Sindaco sul balcone del Comune, di fronte ad una folla radunata per assistere all'evento. Il film si conclude con il rientro della sfilata in cascina.