Jobs act: prosegue la campagna itinerante Cgil 'no accordo no controllo'. "Il governo ha scelto da che parte stare: non serve più l'accordo sindacale per controllare i lavoratori e si cancellano i limiti previsti dalla legge 300. Il Grande Fratello è niente in confronto a quanto previsto da questo provvedimento". Questa la denuncia contro il decreto Semplificazioni rilanciata dalla Cgil con una serie di flash mob che si terranno nelle principali città italiane. Una campagna itinerante dal titolo: 'No accordo, no controllo', promossa dalla Cgil Nazionale contro le modifiche all'articolo 4 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori sul controllo a distanza previste dal decreto attuativo del Jobs Act e per sensibilizzare l'opinione pubblica e fare pressione sul Parlamento per ripristinare regole di rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori. Per la Cgil si pone "un problema di dignità e di equilibrio nei confronti dello strapotere aziendale, di maggiori possibilità di ricatto nei confronti delle persone che lavorano, sole e non più tutelate dall'Articolo 4 dello Statuto”. Ma per il sindacato di Corso d'Italia non solo si colpiscono ancora una volta i lavoratori, ma lo si fa senza alcun beneficio economico sull'altro piatto della bilancia: "questo decreto non aumenta la competitività delle imprese, non aumenta la produttività del lavoro, non facilita gli investimenti, nazionali o esteri, permette però ad alcune imprese di fare la faccia feroce". (Filcams Milano)