Milano (TMNews) - Proprio nel momento in cui si riaccende la polemica sul futuro della Fiat e dei suoi oltre 80mila dipendenti in Italia l'accordo di Mirafiori del 2011 tra Lingotto e sindacati che ridisegnò drasticamente i rapporti tra azienda e sigle, escludendo dalla rappresentanza la Fiom, non firmataria del testo, diventa un film-documentario e approda alla 17esima edizione del Milano Film festival, in corso nel capoluogo lombardo fino al 23 settembre. Alla proiezione c'era anche Maurizio Landini, leader della Fiom-Cgil. "Credo che raccontare la vita reale delle persone che lavorano con i problemi che questo determiona e quindi far ritornare alla realtà non solo le persone ma anche i soggetti che devono fare politica, le Istituzioni sia assolutamente importante, anche perché quello che sta succedendo in questo pease è una distanza tra le persone e chi dovrebbe rappresentare gli interessi delle persone". Il film racconta i momenti che precedettero e seguirono il referendum del gennaio 2011 con il quale i lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori accettarono importanti rinunce a fronte della promessa di un rilancio dell'azienda che ora,tuttavia, sembra ulteriormente rimandato e rimesso nuovamente in discussione. Il regista, Jacopo Chessa: "Abbiamo cercato di intercettare quel momento, di fare un po' la cronaca di quel mese caldo a Torino e poi di fatto il film è più un'analisi dell'accordo". "Siam preoccupati - conclude Landini - che un intero sistema industriale: la produzione dell'auto compresa la componentistica, scompaia dal nostro Paese".