Il Rastrellamento 2.a parte

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Intorno al Monte Tobbio nell'inverno '43-'44 si rifugiarono i primi nuclei di giovani partigiani e renitenti alla leva che, rifiutando di continuare la guerra, iniziarono il percorso di opposizione al fascismo. I partigiani collocarono il loro comando alla cascina Benedicta, così detta perché sorgeva sul sedime di un antico monastero benedettino, posto a presidio di un'importante via di collegamento tra Piemonte e Liguria. Nella primavera del '44 i partigiani operanti nella zona erano diverse centinaia. Anche se molti di loro erano male armati e privi di istruzione militare, la loro presenza rappresentava un pericolo potenziale per tedeschi e fascisti, che decisero di organizzare un rastrellamento al duplice scopo di sgominare Ie bande e terrorizzare le popolazioni che sostenevano gli uomini della resistenza. Il 7 aprile 1944 ingenti forze nazifasciste circondarono la Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i distaccamenti, colpendo duramente quei giovani, impossibilitati a difendersi per la mancanza di un adeguato armamento. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a sganciarsi, ma per centinaia di loro non ci fu scampo. In diverse fasi i nazifascisti fucilarono 147 partigiani; altri, fatti prigionieri, furono poi trucidati a Voltaggio e al Passo del Turchino. Ben 400 furono avviati alla deportazione in Germania; 200 di loro riuscirono a fuggire alla stazione di Sesto San Giovanni; quasi tutti gli altri morirono nei campi di sterminio. Come estremo oltraggio e per incutere ancora terrore fra 1a popo1azione, i nazifascisti fecero poi saltare la Benedicta, distruggendo così uno dei rnaggiori edifici monumentali dell' Appennino, rna anche legando per sernpre quei ruderi alla memoria dei giovani che vi si sacrificarono combattendo per la libertà del loro Paese. 1° OPERATORE Angelo Santovlto; 2° OPERATORE Alberto Airola; 3° OPERATORE Martino Pellion; AIUTO REGISTA Dario Orlandi; FOTOGRAFIA Angelo Santovito; MONTAGGIO Giorgio Grosso; MUSICA Francesca Rotondo (soprano), Francesco Cipolletta (pianoforte), Gnu Quartet; SCENEGGIATURA Gian Pietro Armano e Maurizio Orlandi REGIA Maurizio Orlandi Digital Betacam (colore - bianco /nero - 40 minuti) Torino 2006