Il Colore del Silenzio

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Per poter portare sugli schermi una storia che avesse del veritiero, dopo varie ricerche, ha scelto di puntare su una verità silenziosa, il triangolo rosa, emblema della deportazione omosessuale nel periodo nazista (durante la seconda guerra mondiale). Incuriosito dalle diverse e crude sfaccettature, ha pensato di parlarne in modo creativo grottesco come una sorta di rivelazione, sconosciuta alla maggior parte della gente, attraverso una compagnia teatrale che decide, in un periodo sociale disastroso, di mettere in scena con performance di straordinaria stravaganza, i momenti più salienti delle documentazioni storiche trovate in internet. Da qui il progetto Il colore del silenzio, pretesto per sottolineare la mancata informazione e la nuova informazione sia sociale che individuale dell'essere. Infatti nel film, prendono parte fatti come: la notte dei cristalli, la notte dei lunghi coltelli, lamante (l'omosessualità mascherata di Hitler) il tutto per denunciare sconvolgenti azioni repressive nei confronti delle persone omosessuali di entrambi i sessi, per un trasporto nellera di oggi dove i diritti di coppia omosessuale non vengono presi in considerazione, e da qui un parallelo con l'Europa a 60 anni dalla tragedia. La compagnia teatrale diretta da Marco è in crisi; i grandi network hanno invaso il mercato con i loro prodotti mediocri e dettano legge. Marco individua un tema interessante intorno a cui lavorare, l'omosessualità; ma è difficile chiedere a Federica scrittrice e regista teatrale di occuparsene: quel tema è per lei una spina nel fianco, avendo causato il fallimento del suo matrimonio. Federica rifiuta con rabbia la proposta di Marco; ma poi, una ricerca su Internet di tutta una notte porta alla luce un punto di vista sul tema omosessuale a cui Federica non vuole adesso rinunciare: il triangolo rosa ovvero l'omosessualità come martirio, il tributo di sangue che gli omosessuali hanno versato nel periodo nazi-fascista. Narrando la documentazione ottenuta, Federica espone a Marco e agli attori della compagnia il progetto del nuovo lavoro. Ed ognuno di loro immagina il proprio personaggio in performance a tinte fosche, spesso brutali, seguendo la linea di sangue che la Storia stessa ha disegnato. Ma la documentazione non si ferma al passato; tornando al presente, si scopre che la strada verso la fine di ogni pregiudizio è ancora molto lunga. Estratto del film "il colore del silenzio" Scritto e diretto da Raffaele Piscitelli Interpreti: Enzo Giraldo, Marina Toppetti, Conte Gabriele Gale, Elisabetta Gobbetti, Egidio Cardillo, Irina Dobnik, Alessandro Rimassa, Stefano Lai, Maurizio Fontanelli, Luigi Minelli, Elton Dushaj, Andrea Poggiali, Giancarlo Sacripanti, Silvia Zanchi musica: Marco Burgatto Dvd 55 minuti, produzione italia 2005. http://www.imdb.com/name/nm2155511/ http://it.youtube.com/user/onacluv