Se sai contare inizia a camminare: con le parole che ricordano il film "I Cento Passi", dedicato alla vita di Peppino Impastato, è arrivata a Rimini, e nel pomeriggio farà tappa a Riccione, la Carovana internazionale antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de Enseignement, partita da Tunisi lo scorso 30 marzo per il suo sedicesimo viaggio. La Carovana arriverà alle 17.30 a Riccione: alle 18.00 in piazzale Ceccarini si svolgerà un flash mob, per ricordare il ferimento di Giovanni Lentini, avvenuto nel 2005. Di seguito verrà presentato lo "Studio sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Romagna dagli anni 70 ad oggi" da parte di Patrick Wild e le testimonianze di due membri del Comitato Testimoni di Giustizia. Al termine apericena con i prodotti di Libera Terra e concerto dei Nashville Trio e Chi c'è Suona. Un viaggio quello della carovana lungo 70 giorni che si concluderà il prossimo 6 giugno e che va a toccare tantissime città italiane, dal sud al nord, proprio per consolidare il concetto che "pensare che la mafia sia solo al sud è una sconfitta in partenza", come ha ricordato uno dei carovanisti. L'evento ha come fine non solo quello di denunciare le situazioni critiche che emergono nei territori attraversati, ma anche quello di portare solidarietà e rendere visibili le tante esperienze positive di lotta alle mafie, alla corruzione, al malaffare che esistono in Italia. Ogni anno le attività illegali (mafie, evasione fiscale e corruzione) sottraggono circa 500 miliardi di euro alle economie legali e quindi ai cittadini onesti. Un costo enorme che ricade sull'intera collettività, aggrava i costi della crisi, compromette le possibilità di sviluppo. Questo il messaggio che la Carovana, nel suo lungo viaggio, cercherà di veicolare in tutti i luoghi che visiterà, animandoli con iniziative che solleciteranno la partecipazione attiva di tutti. "Negli anni c'è stato un maggior coinvolgimento della gente, quello che è cambiato in negativo è l'atteggiamento della politica del centro nord, troppa omertà. Non in tutti i casi; ci sono anche amministrazioni che hanno fatto delle belle cose delle cose molto incisive, però è ancora un po' vista perché è una cosa un po' formale, ne parliamo. La Carovana può stimolare un territorio a parlarne. Cerchiamo sempre di parlare meno della mafia in generale e parliamo soprattutto di quello che succede nel nostro territorio" racconta Marco Cortesi, tra i partecipanti alla Carovana. Per quanto riguarda Rimini si parla di riciclaggio, reinvestimento dei capitali illeciti e possibilità di riciclarli. La Carovana è stata l'occasione per fare il punto sulla proposta di legge di iniziativa popolare "Io riattivo il lavoro". L'obiettivo è quello di ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzandone il potenziale. In tutta Italia sono state raccolte 80mila firme, di cui 24900 in Emilia Romagna e 4546 a Rimini, segno che è cresciuta maggiormente nei riminesi una sensibilità all'argomento mafia. (AltaRimini)