Bergamo: Badanti in crescita

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Le «badanti» straniere in Italia sono oltre 700.000. Nella sola provincia di Bergamo se ne calcolano 3.197 regolari, ma altre 7.000 circa irregolari, secondo le stime Caritas. E adesso sul «mercato» delle badanti si affacciano anche le donne italiane, magari rimaste a casa per la crisi del lavoro che ha investito soprattutto le Valli. Lo scenario emerge dall’ultimo convegno Spi Cgil alla Borsa Merci di Bergamo, sul tema dell'assistenza familiare. Uno scenario nel quale la popolazione di anziani non autosufficienti è destinata ad aumentare Si stima che nel 2020 gli «over 80» saranno il 57% in più di oggi e gli anziani, over 65, non autosufficienti gravi, oggi circa 11.000, diventeranno 15.000. Sarà necessario adeguare strutture e iniziative per l'assistenza. A cominciare dai centri diurni integrati che al momento sono 22 nella Bergamasca, capaci di assistere 400 persone. A Brescia invece ce ne sono 40, capaci di assistere 2.000 persone. Se circa 5.400 anziani, oggi in età molto avanzata, sono assistiti nella nostra provincia nelle strutture residenziali sanitarie e beneficiano, in qualche misura, di un contributo pubblico, sono più del doppio le persone non autosufficienti, accudite direttamente a casa, che non beneficiano di alcun (o quasi) sostegno o contributo. E, una parte significativa di queste ricorrono all’aiuto di assistenti straniere Questo per dire come la non autosufficienza, e in essa la parte di auto-organizzazione familiare che si avvale dell’aiuto delle badanti, necessiti di maggiore programmazione, di maggiore intervento pubblico, di maggiori finanziamenti. Servizio di PiùValliTv