La testimonianza di un bracciante agricolo. Vivono in casolari abbandonati o capanne di cartone. Guadagno 3,50 euro per ogni cassetta di pomodori raccolti, e se tutto va bene a fine giornate si mettono in tasca 25 euro, perché 5 euro della paga devono consegnarla ai caporali. Diritti negati e sfruttamento sono il 'pane' quotidiano dei migranti stagionali che lavorano nelle campagne del foggiano per arricchire la nostra economica. Ieri sera, sul palco montato davanti al Teatro Umberto Giordano, i braccianti agricoli hanno preso la parola e, grazie all'iniziativa promossa dalla Cgil di Foggia, hanno denunciato le loro condizioni di vita. Come Amidou Tindoure, 35 anni di cui 4 vissuti in Italia. Viene dal Burkina Faso ed il suo obiettivo è di guadagnare soldi da inviare alla sua famiglia. Caporali permettendo. Nell'audio la testimonianza che Amidou ha rilasciato a FoggiaCittàAperta. www.foggiacittaaperta.it