Sicilia: terremoto anno uno

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Regia: Beppe Scavuzzo. Casa di produzione: Cinegiornali Liberi. Anno: 1970 Abstract: Un elicottero sorvola ciò che resta dei paesi colpiti dal terremoto del Belice (gennaio 1968) in Sicilia, mentre si alternano le fotografie di uomini e donne che tendono i volti e le mani verso l'alto. Il film inizia con questa efficace sequenza degli aiuti che non arrivano. Seguono immagini di una visita ufficiale e dell'elicottero che scompare nel cielo. Un camera car ci introduce nelle strade di un paese le cui case sono ridotte in macerie, mentre una cantilena siciliana accompagna le terribili immagini, che mostrano le baracche prefabbricate in cui vivono i sopravvissuti al sisma. Il film denuncia la condizione di vita insopportabile di chi ha perso la casa e il lavoro ed è costretto a vivere ancora in baracche senz'acqua e senza riscaldamenti, in condizioni igieniche precarie, poiché gli aiuti promessi dalle istituzioni e i soldi raccolti con la solidarietà non sono mai arrivati. Notevole l'uso del sonoro, come ad esempio nella lunga invettiva di un uomo che denuncia i ritardi, le complicità mafiose, le corruzioni delle autorità, montata con le immagini di una manifestazione di protesta, dei volti arrabbiati delle donne, dell'andirivieni degli uomini, stretti nel cordone di sorveglianza dei carabinieri. La voce di uno diventa la voce di tutti. Nel finale, le immagini mute di una serie di cartelli di protesta, di scritte tracciate sui muri ancora in piedi delle case distrutte, si alternano al suono delle sirene della polizia su fondo nero, a suggerire l'unica risposta che le autorità sanno dare a chi lotta per i propri diritti. (AAMOD)