Il documentario, che inizia con una frase di Primo Levi sulla condizione degli internati, racconta la situazione manicomiale italiana durante i primi esperimenti di Franco Basaglia. Le immagini iniziali, girate nell'Ospedale Psichiatrico di Gorizia, mostrano una serie di malati nel giardino del nosocomio. Malati inebetiti e apatici (soprattutto foto). Un degente viene bloccato da due operatori sanitari in una camicia di forza. Viene ripreso un malato che ripete costantemente il gesto di fregarsi le mani. Segue una carrellata su reti, porte e sbarre che chiudono i manicomi. In altre efficaci immagini alcuni operai abbattono i recinti e le reti che delimitano l'ospedale. Seguono interviste al personale della casa di cura e a un infermiere. Scorrono immagini di malati mentre passeggiano, lavorano e sostano al bar. Il documentario si conclude con le riprese di alcuni momenti di un'assemblea generale quotidiana in un manicomio.