Nel 1965 Cecilia Mangini entrò nelle fabbriche del nord e visitò gli stabilimenti e le campagne del sud per mostrare la condizione femminile nel mondo del lavoro. Nacque un documentario che è entrato nella storia. Una denuncia di abusi e gioghi sistematici resa ancor più efficace dalla potenza estetica del film. Rivederlo oggi è uno stimolo. Suscita domande. Cosa è cambiato da allora?