Vorrei che volo

12 anni 1.2K Visualizzazioni
Categoria:
Descrizione:
Nel suo film inchiesta Scola mette a fuoco il procedere dell'integrazione degli immigrati meridionali a Torino quando ormai, siamo nel 1980, il grande flusso migratorio dei decenni precedenti dal Mezzogiorno si è esaurito: da una parte ci sono gli operai che l'esperienza della fabbrica e l'impegno nelle organizzazioni del movimento operaio ha trasformato a tutti gli effetti in nuovi torinesi, partecipi e responsabili; dall'altra rimangono ampie sacche di marginalità, che producono forme di piccola criminalità o si materializzano nelle figure del drogato, del ragazzo che si prostituisce, della ragazza madre abbandonata a se stessa, del drop out che dorme all'aperto. È sui marginali che Scola soprattutto si sofferma, a partire dai pregiudizi dei vecchi torinesi, che sembrano invariati rispetto agli anni Sessanta, mettendo a confronto le loro esigenze più o meno disperate e le politiche di risanamento che l'amministrazione della città, incarnata nel film dal sindaco Novelli, ha varato o sta varando. L'espediente delle lettere al sindaco dei torinesi consente al regista di legare fra loro ritratti efficacissimi degli immigrati più sfortunati e le dichiarazioni di Novelli, che si assume il compito di creare condizioni perché tutti possano diventare cittadini a pieno titolo della città in cui ormai si svolge e si svolgerà la loro vita. È un ritratto di Torino inusuale quello che emerge dal film di Scola: non è più la città carica di esplosive contraddizioni degli anni Settanta, non è ancora la città in cui si affacceranno, fra l'altro, nuovi immigrati di diversa provenienza. I luoghi e i risvolti della marginalità e anche i problemi materiali che ostacolano l'assunzione di una effettiva cittadinanza sono tuttavia quelli che anche oggi conosciamo e anche, in qualche modo, gli interrogativi che ne derivano; quel che sembra appartenere a un altro tempo è la certezza degli amministratori che la marginalità si può e si deve debellare e l'integrazione di tutti si può perseguire sviluppando forme crescenti di partecipazione e adeguati servizi. (Aamod)