Il Wagner Act fu una delle più significative leggi del New Deal realizzate dal presidente Franklin D. Roosevelt negli anni trenta e determinò una profonda trasformazione della normativa sul lavoro: sancì la libertà di organizzazione collettiva, vietò le pratiche restrittive da parte degli industriali (fra cui la promozione di sindacati "gialli") e portò all'istituzione del National Labor Relations Board (Ente per i rapporti di lavoro), una struttura federale indipendente e permanente incaricata di verificare l'effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali durante le contrattazioni collettive e di prevenire e correggere ogni attività illecita messa in atto dagli imprenditori nei confronti dei sindacati e dei lavoratori. Nel 1935, durante lo sciopero delle maglierie di Reading in Pennsylvania, portò gli operai a eleggere i delegati per la contrattazione. Tale pratica democratica, fino allora mai utilizzata a questo scopo su così larga scala, venne seguita in numerosi altri casi. Il Wagner Act, sostenuto dal Cio, rappresentò il tentativo da parte dell'amministrazione di incanalare nei binari della contrattazione la crescente tensione che si stava manifestando all'interno delle fabbriche e fu di fatto il terreno su cui si sperimentò una stretta collaborazione fra le autorità pubbliche e gli operai. Duramente osteggiato dagli imprenditori, non si poté dire applicato prima del 1938, dopo numerose prove di forza da parte dei lavoratori, come l'occupazione per un mese e mezzo della General Motors. (U1TV)